WINTER SEA KAYAK EXPEDITION

dal 24 dicembre 2010 al 9 gennaio 2011... un nuovo viaggio alle Baleari...

un altro frammento di Mediterraneo da scoprire... nel solito modo di navigare... in campeggio nautico...

Tatiana e Mauro



Abbiamo navigato con Franco Bruno



Guarda il percorso sulla mappa - Looks at the trip on the map

mercoledì 29 dicembre 2010

Paddling around Ibiza

Sono due giorni che pagaiamo lungo una costa frastagliata e rocciosa, con poche spiagge sabbiose che quando sono più grandi di un lenzuolo hanno alle spalle il profilo incombente di un brutto albergo a quattro piani vista mare.
Il tempo ci assiste e con mare calmo e leggera brezza a favore rispettiamo le tappe giornaliere, campeggiando ieri a Cala d'en Serra e oggi a Cala Benirras, entrambe coronate da decine di scivoli in legno per tirare in secca i bei gozzi bianchi dei pescatori.
Escono puntuali tutte le sere e rientrano quando ormai è calata la notte, mentre noi cuciniamo intorno ai fornelli con le luci frontali accese sui piatti fumanti, mentre loro in barca, come fossero ancora pirati e contrabbandieri, lasciano tutte le loro luci rigorosamente spente.
Tanti cormorani sulla nostra rotta, con un bel ciuffetto sul capo che mandano su è giù come uno scandaglio ed una macchia gialla sotto gli occhi; gli esemplari che planano vicini ai nostri kayak mostrano anche le piume del collo dagli scuri riflessi verdognoli che richiamano i colori delle distese marine.
Qui i fondali sono profondi ma la posidonia contribuisce a mantenere l'acqua talmente limpida che sembra di poterli sfiorare con la punta della pagaia; i colori della roccia sono quelli tipici di un'isola vulcanica: ocra, rosso, nero, grigio e bianco, in una varietà che bene si sposa con il profilo movimentato della costa.
Pini d'Aleppo ovunque, con il loro bel manto verde chiaro pulito dalle recenti piogge; solo in un tratto, sul promontorio di Cala Xarranca, un brutto incendio ha mangiato ettari di bosco, lasciando chissà come intatte le due ville bianche che ancora campeggiano tra gli scheletri anneriti degli alberi.
L'umidità di ieri notte ha reso difficile e lento l'imbarco mattutino e solo alle 11,30 siamo entrati in acqua, complice anche la sveglia delle 6,00 che non ha suonato in nessuno dei tre telefoni attivati.
Siccome la tappa di domani si preannuncia lunga e senza sbarchi per la sosta del pranzo, speriamo di essere più arzilli nonostante le abbondanti libagioni e la ricca cantina di bordo: il nocino ha avuto il solito successo e stasera Franco ci ha deliziati con una "tisana" di liquirizia corretta al miele!
Sarà un'altra notte da sogno...
Per le foto, bisognerà prima rimettere in carica il computer, che oggi ha già scaricato i filmati di "teschiocamera e manocamera", che hanno lavorato quasi senza sosta sotto Punta des Moscarter, sulla quale si staglia il profilo inconfondibile di un faro a fasce oblique bianche e nere tanto alto e sottile come mai ci era capitato di incontrare...


We're paddling for two days along a jagged and rocky coast, with few sandy beaches: when they are greater than a sheet they the incumbent profile of an ugly hotel.
The weather is good and with calm sea and light breeze we're respecting the daily plane, stopping in Cala d'en Serra yesterday and today in Cala Benirràs, both crowned by about ten wooden slides used by local fishermen for their beautiful white gullets. They go punctually out every evening and reenter at night, when we're cooking around the stoves with the frontal lights turned on on the smoking dishes, while them rigorously switch the lights off on their boats, as they were still pirates and smugglers.
So many sea crows on our rout, with a beautiful tuft on the head that they use up and down like a sounder, a yellow stain under the eyes and the dark feathers of the neck reflected the colors of the sea.
Here the backdrops are deep but the posidonia contributes to maintain the so clear water that seems to be able to graze them with the point of the paddle; the colors of the rock are those typical of a volcanic island: ochre, red, black, grey and white, in a variety that well it marries the animated profile of the coast. Aleppo's Pine anywhere, with their beautiful green mantle cleaned by the recent rains; just in a place, on the promontory of Cove Xarranca, an ugly fire has eaten hectares of wood, leaving intact the two white villas that camp still among the skeletons blackened of the trees. Yesterday's damp night has made the early-morning embarkation difficult and slow and only at 11,30 o'clock we have entered the kayaks on the water, accomplice also the 6,00 alarm clock that has not played in none of the three activated telephones.
As the tomorrow paddle is preannounced long and without unloadings place for the lunch time, we hope to be more lively than today, despite the abundant libations and the rich wine cellar: the "nocino" has been successful and tonight Franco has delighted us with a licorice "tisana" corrected  with honey! It will be another dream night...
For the photos, it will necessary to recahrge again the computer, that today has unloaded the tapes that have worked under Punta des Moscarter, with the unmistakable profile of a lighthouse with oblique white and black bands, so much tall and thin we never seen before...

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