Dopo giorni di cielo plumbeo che ha tinto il mare calmo del grigio intenso delle sue nuvole paffute, che bagnano solo un paio di volte le nostre prue, il raggio di sole mattutino viene accolto da tutti noi con entusiasmo e ci invita a raggiungere subito le isole di Es Vedrà e Es Vedranell poco al largo della costa.
Proseguiamo poi lungo uno dei tratti più belli di Ibiza, sotto scogliere di arenaria lavorate dall'acqua e dal vento che si tingono d'oro quando il sole fa capolino tra le nuvole; riflessi d'ambra colorano i fondali di Cala Lentrisca, una baia riparata raggiungibile solo dal mare o con un impervio sentiero tra la macchia, dove un pescatore solitario lavora con fatica per ripulire lo scivolo di legno dai ciottoli e dalla posidonia depositati con l'ultima mareggiata in cumuli giganteschi proprio di fronte alle semplici e tipiche baracche ibizenche per i gozzi da pesca... altre barche sono ormeggiate nella baia ed il loro dolce rollio allieta la nostra sosta.
Siamo stati fortunati a trovare un tempo tanto clemente, un poco freddo ed umido ma senza onde; per la prima volta da quando viaggiamo in kayak, poi, ci capita di essere sempre inseguiti da un venticello gentile che ci sospinge in avanti, cambiando direzione man mano che noi giriamo intorno all'isola: deve essere una sorta di risarcimento che la Natura ci vuole offrire dopo il furto subito a Barcellona.
Con una lenta e lunga pagaiata ci portiamo verso le saline e pernottiamo sotto una delle sette torri saracene dell'isola, quella più meridionale; assistiamo ammirati ad una festa di luci notturne: quelle in movimento dei traghetti che incrociano al largo, quelle tremolanti di Formentera in lontananza, quelle gialle del molo di attracco del sale che fa bella mostra di se in ordinate montagnole luccicanti e quelle bianche intermittenti dei fari e delle luci che segnalano le isole, gli isolotti e le secche dello stretto di Freo tra Ibiza e Formentera, uno degli stretti più pericolosi del Mediterraneo.
Lo affrontiamo la mattina seguente con totale sprezzo del pericolo, sfidando un mare... calmo con onde da 5 cm e vento inesistente!
Raggiungere l'isolotto intermedio di Espalmador in una giornata di sole pieno è un vero godimento: l'acqua trasparente pulita dalla posidonia si colora di tutte le gradazioni possibili dal bianco argenteo al blu cobalto e le ondine irriverenti che si formano sui bassi fondali della lunga penisola sabbiosa all'estremità settentrionale di Formentera ci divertono e ci invitano ad una seconda sosta.
La costa rocciosa e scoscesa oltre il paesino turistico ed ora deserto di Es Pujols ci regala un paio d'ore di pagaiate a ritmo lento e ci fa capire ancora una volta che la terra vista dal mare è molto più bella: Formentera l'avevo scoperta in bicicletta qualche anno fa, ma circumnavigarla in kayak ci permette di scovare ora angoli nascosti di sorprendete bellezza.
Sbarchiamo dopo 25 km che è quasi notte nella spiaggetta di sabbia fine incastonata tra gli scogli piatti e scuri di Es Calò, un paesino cresciuto intorno al ricovero delle barche dei pescatori proprio ai piedi del promontorio della Mola: una ciprea mi aspetta sulla battigia e stelle cadenti coronano la nostra cena!
Formentera ci ha riservato la prima giornata di sole del viaggio e ci ha regalato una pagaiata davvero indimenticabile.
After days of leaden sky that have dyed the calm sea of the intense grey of its chubby clouds, that bathe a couple of times our bows, the ray of early-morning sun is welcomed by all of us with enthusiasm and invites us immediately to reach the islands of Es Vedrà and Es Vedranell, few offshore the coast.
We continue then along one of the most beautiful coast of Ibiza, under bluffs of sandstone worked by the water and the wind, that they are dyed of gold when the sun appears among the clouds; amber reflexes the backdrops of Cala Lentrisca, an sheltered bay attainable only from the sea or with an impervious path among the stain, where a solitary fisherman works to take off form the wood slide the pebbles and the posidonia deposited with the last sea storm in gigantic heaps really in front of the simple and typical huts for the fishing gullets... other boats are moored in the bay and their dessert rolling cheers our standstill.
We have been lucky to find so much clement weather, a little cold and dampness but without waves; for the first time turned since we travelled in kayak, a kind breezepushes us evedy day, changing direction as soon as we turn around the island: it must be a sort of reimbursement that the Nature takes to us after the theft in Barcellona.
A slow and long paddle brings us toward the salt pans and we sleep under one of the seven Saracen towers of the island, the most southern; we assist admired to a nighttime lights party: those in movement of the ferries that cross offshore, those trembling in distance coming from Formentera, those yellow of the salt docks of and those intermittent whites of the lighthouses of the islands, the islets and the shoals of the Freo narrow, between Ibiza and Formentera, one of the most dangerous narrow of the Mediterranean.
Let's face it with total scorn of the danger the following morning, challenging a sea... calm with no waves and nonexistent wind!
Reach the intermediary islet of Espalmador in a day of full sun is a true enjoyment: the transparent water cleaned by the posidonia becomes flushed of all the possible gradations from the silvery white to the blue cobalt; the disrespectful little waves formed on the low backdrops of the long sandy peninsula to the northern extremity of Formentera invite us to a second stop.
The rocky and steep coast over the tourist village called Es Pujols, now in winter desert and close, gives us a couple of hours of slow paddle and makes us understand once more time that the earth seen by the sea is more beautiful endeed: I had discovered Formentera some years ago by bicycle, but circumnavigate it by kayak allow to rouse angles of surprised beauty.
We land after 25 km that are almost night in the sandy beach among the flat and dark rocky coast of Es Calò, a village grown around the refuge of the fishermen boats: a beautiful sea shell waits me on the beach and falling stars crown our dinner!
Formentera has reserved us the first day of sun of the trip and has given us an unforgettable paddle.
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