WINTER SEA KAYAK EXPEDITION

dal 24 dicembre 2010 al 9 gennaio 2011... un nuovo viaggio alle Baleari...

un altro frammento di Mediterraneo da scoprire... nel solito modo di navigare... in campeggio nautico...

Tatiana e Mauro



Abbiamo navigato con Franco Bruno



Guarda il percorso sulla mappa - Looks at the trip on the map

giovedì 6 gennaio 2011

Espalmador: the smallest island

Prima di lasciare Formentera ci concediamo una sosta al porto di La Savina: sbarchiamo poco oltre la rastrelliera che sostiene decine di sit-on-top della scuola di kayak (di vela, catamarano e surf) del posto e seguiamo le indicazioni di un pescatore che dalla sua bella vela latina ci consiglia di mangiare nel bar del centro. E' un locale demodè in cui gli unici addobbi natalizi sono due festoni rossi attaccati con il nastro adesivo alle vetrate dell'ingresso: ci servono i migliori bocadillos delle Baleari e la cameriera ci offre tre caraquillos, caffè corretti al rum. "Stiamo facendo il giro delle isole in kayak", le diciamo: "Kayak? lo que es esto?" ci chiede e quando capisce che non siamo vestiti da sommozzatori nè da velisti comincia a raccontarlo agli altri avventori del locale...
Approfittando delle ottime previsioni meteo, abbiamo scelto di accorciare le tappe per pagaiare fino all'ultimo giorno e ci stupiamo ancora che il vento ci stia seguendo fedele nel nostro giro intorno alle isole: non ci è mai capitato di fare un viaggio con il vento sempre in poppa per tanti giorni consecutivi.
Abbiamo completato il periplo di Ibiza in 6 giorni, quello di Formentera in 4 e così ci siamo potuti permettere di esplorare anche la più piccola delle isole dell'arcipelago, S'Espalmador, che insieme ad Espardell poco lontanta occupa lo stretto di Freo tra le isole maggiori.
L'ultima notte abbiamo tutta l'isola per noi, con la sua torre saracena e la sua finca bianca: Espalmador è il cuore della riserva marina che abbraccia le saline di Ibiza e Formentera e che si estende alle dune costiere di tutte le isole; palizzate e passerelle di legno proteggono le dune, la vegetazione e le zone di nidificazione e tutte le spiagge ci sono sembrate molto pulite e ben curate.
La mattina del 6 gennaio ci svegliamo come sempre alle 6 ed assistiamo ad una aurora incredibilmente lenta e sanguigna che gustiamo insieme al caffè caldo e ai biscotti al miele della prima colazione, finchè il sole non sorge tra le dune e ci spinge a riprendere il mare per gli ultimi 20 km fino al porto di Eivissa: la seconda traversata dello stretto più pericoloso del Mediterraneo ci offre l'occasione di ripassare i segnali cardinali delle boe luminose, di correggere lo scarroccio e di esercitarci sulla navigazione stimata. Franco trova molte analogie con le sue uscite in montagna e ci spiega che le tecniche di orientamento non sono poi tanto dissimili, visto che il mare e la neve sono due stati diversi dello stesso elemento, l'acqua.
Lo scivolo del Club nautico ci accoglie dopo 11 giorni di navigazione ed il ragazzo della guardiola ci apre le docce calde e ci tiene i kayak in custodia fino alla partenza del traghetto, prevista per la mezzanotte, un orario per noi ormai insostenibile, dopo tante giornate concluse invariabilmente alle 20... sarà un lungo viaggio di ritorno, con le immagini delle Isole Pitiuse negli occhi e nel cuore!


Before leaving Formentera we stop at La Savina: landing just beyond the rack that supports dozens of sit-on-top of the local school (sailing, catamaran, surf and kayak).
We want to eat in a fisherman tavern and we find it near the center: it's a démodé pub where the Christmas decorations are two red streamers attached to the windows with a simple tape; we eat there the best bocadillos of the Balearic Islands and the waitress gives us three caraquillos, coffee laced with rum. "We are paddling around the islands by kayak", we say: "Kayak? Lo que es esto?" and when she understand that we are not dressed as scuba divers nor sailors, than begins to tell the story to the other patrons of the restaurant...
Taking advantage of good weather, we decided to shorten the stages to paddle until the last day and we're surprised that the wind is following us faithful in our tour around the islands: this is the first time we paddle with the wind always downwind for many consecutive days.
We have completed the circumnavigation of Ibiza in 6 days, Formentera in 4 and so we could afford to explore even the smallest islands of the archipelago, s'Espalmador, which together with Espardell occupie the little narrow between the islands, called Freo narrow. The last night we have the island all for us, with its Saracen tower and its white finca: Espalmador is the heart of the marine reserve, which covers the salt place of Ibiza and Formentera and the coastal dunes of the both islands; fences and wooden walkways to protect the dunes, the vegetation and the nesting areas and all beaches are very clean and seemed well cared during the year.
On the morning of January 6, as always, we wake up at 6 and we see a sunrise incredibly slow and blood, that we enjoy with hot coffee and biscuits and honey for breakfast, until the last 20 km to the port of Ibiza: the second crossing of the most dangerous narrow of the Mediterranean gives us the opportunity to pass its cardinal signs, to correct the drift and practice on coastal navigation.
Franco finds many similarities with its outputs in the mountains and explains us that the safe technics are not so dissimilar, as the sea and snow are two different states of the same element, the water.
Finally, the slide of the Sailing Club in Eivissa welcomes us after 11 days and the boy's gatehouse opens us hot showers! Above all, he allow us to leave the kayak there until the departure of the ferry, scheduled for midnight, a time for us no longer sustainable, after so many days invariably ended with 20... it will be a long journey to came back home, with the immages of the Pitiuse Islands in the eyes and into the heart!

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